Salvatore Fiume

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Salvatore Fiume: pittore, scultore, architetto, scrittore e scenografo. Un artista poliedrico, tra i più rappresentativi dell’arte Italiana del ventesimo secolo riconosciuto e celebrato in tutto il mondo, Salvatore Fiume è un’eccellenza artistica Italiana.

Nasce a Comiso, in Sicilia, nel 1915. Studia a Urbino all’Istituto per l’Illustrazione del Libro e nel 1938 inizia a lavorare presso la Olivetti di Ivrea come art director della rivista Tecnica e Organizzazione.

Nel 1943 pubblica il suo primo romanzo Viva Gioconda! Nel 1948 esegue un ciclo di dipinti ispirati alla tradizione spagnola firmandoli con il nome di un pittore gitano inesistente, Francisco Queyo, di cui Fiume inventa la storia di perseguitato politico esule a Parigi. La mostra che ne segue a Milano, nello stesso anno, ottiene un notevole successo. Nel 1949 esordisce con il suo vero nome alla Galleria Borromini di Milano e, in quell’occasione, il direttore del MoMA di New York, Alfred H. Barr Jr acquista una sua Città di statue.

Fra il 1949 e 1952, su invito dell’industriale Bruno Buitoni Sr, Fiume esegue un ciclo di dieci grandi dipinti ispirati alla storia dell’antica Umbria, ora conservati nella Sala Fiume di Palazzo Donini, a Perugia, sede della Regione. Nel 1952 inizia la sua collaborazione con il Teatro della Scala di Milano come scenografo e costumista e nel 1957 è invitato anche dal Covent Garden di Londra.

Ancora nel ‘52 l’architetto Gio Ponti gli commissiona un enorme dipinto (m 48x3) per il transatlantico Andrea Doria, mentre un anno dopo le riviste Life e Time gli commissionano alcune opere per le loro sedi di New York. Dal 1962 le collaborazioni con l’estero si fanno ancora più frequenti: una mostra itinerante di 100 quadri di Fiume tocca diversi musei tedeschi; nel 1967 crea il grande mosaico nella Basilica dell’Annunciazione a Nazareth, e nel 1973, in Etiopia, dipinge le sue Isole di statue su un gruppo di rocce nella valle di Babile.

Nel 962 una mostra itinerante portò cento quadri di Fiume in diversi musei tedeschi  toccando, fra le altre, le città di Colonia e Ratisbona.

Le opere della maturità di Salvatore Fiume sono caratterizzate da colori intensi, temi metafisici e immagini esotiche.

Nella grande retrospettiva del 1974 al Palazzo Reale di Milano Fiume presenta la sua famosa Gioconda Africana, ora ai Musei Vaticani con altre 33 opere da lui donate al Vaticano nel 1978. Tra il 1985 e 1992 tiene diverse grandi esposizioni: nel 1985, a Roma presso Castel Sant’Angelo e nel 1987 allo Sporting d’Hiver di Montecarlo. Nel 1991 presenta i suoi progetti architettonici alla Mostra Internazionale di Architettura della Triennale di Milano, mentre nel 1992 espone a Roma, a Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia.

Come scultore Salvatore Fiume realizza opere di grandi dimensioni: il bronzo al Parlamento Europeo di Strasburgo, le sculture degli ospedali S. Raffaele di Milano e di Roma e la Fontana del Vino a Marsala. Il Museo del Parco di Portofino ospita due suoi bronzi. Per i suoi meriti di scrittore, nel 1988 riceve una laurea ad honorem in Lettere Moderne all’Università di Palermo. Alcuni dei più importanti musei ospitano sue opere: i Musei Vaticani, l’Ermitage di S.Pietroburgo, il MoMA di New York e il Museo Puškin di Mosca. Muore a Milano il 3 giugno 1997.

Le opere di Salvatore Fiume sono a disposizione per progetti di licensing mirati e di alto livello, l’obiettivo è quello di unire l’opera di un genio artistico con il talento e l’expertise di stilisti e designer nei vari settori merceologici per celebrare il talento Italiano ed proporre produzioni di alto contenuto.

Le operazioni di licensing delle opere di Salvatore Fiume, sono gestite in collaborazione con la Ernesto Carugati Licensing Agency, agente diretto degli eredi del Maestro.

www.fiume.org



 



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